Età del Bronzo
Una delle sezioni più belle di Kalòs è sicuramennte il villaggio dell'Età del Bronzo. Situato in altura, in posizione dominante, con le sue caratteristiche capanne e l'imponente specchia, dove lo sciamano effettua la sua danza tribale.
I villaggi
Nell'età del Bronzo si assiste alla comparsa di comunità organizzate in villaggi. Si tratta di insediamenti proto-urbani: non sono dei veri e propri abitati ma hanno già una prima forma di organizzazione degli spazi, con aree per capanne, i luoghi di incontro ed aggregazione sociale. I villaggi, costituiti da agglomerati di capanne e difesi da una cinta di fortificazione, si trovano in altura per controllare e monitorare il territorio circostante. La specchia, dal latino "specula", indica un punto di osservazione o di vedetta. Queste strutture magalitiche sono situate generalmente sulle alture delle Serre Salentine, nei pressi o al centro dei villaggi a capanne. Sono realizzate con grossi blocchi di pietra, posati a secco e hanno forma conica. Molti di questi monumenti sono stati distrutti per recuperare pietrame oppure scavati clandestinamente alla ricerca, secondo i miti locali, di favolosi tesori. Le capanne, a pianta ovale, sono realizzate con zoccolatura in pietra ed elevato con pali lignei rivestiti con materiale stramineo (canne e rami). Al centro si colloca il focolare per la cottura dei cibi, in un angolo i pithoi, vasi per la conservazione delle derrate alimentari. Una seconda tipologia è quella di una capanna più monumentale, riferibile al capo-tribù e ad un arco cronologico dell'età del ferro. Questa srtuttura ha una pianta ellissoidale, elevato in pietra e copertura straminea con doppio spiovente.