La parola dolmen deriva dallo antico bretone "tol" o "tuol" (tavola) e men (pietra). Si tratta di un monumento megalitico, costituito da pietre fitte che sostengono una grande lastra di copertura. Incerta la funzione: struttura funeraria o culturale? All'interno dell'archeodromo, inoltre, è possibile ossersare un antico tratturo protostorico, in ottimo stato di conservazione. Sitratta dei resti di un sentiero, riferibile all'Età del Bronzo, che collegava l'insediamento protostorico con i vicini villaggi. la scoperta dell'antica viabilità è stata possibile grazie allo studio delle foto aeree e alle ricognizioni. nelle vicinanze dell'archeodromo si conservano i resti del circuito murario, a difesa del villaggio. I menhir, termine derivato dall'antico bretone "men" (pietra) ed "her" (lunga), sono dei monoliti, di pietra locale, infissi nel terreno o nella roccia, alti anche più di due metri. Indicavano la presenza di un abitato nelle vicinanze. Alcuni studiosi ritengono si tratti di segnali stradali o luoghi di culto.
Nella sezione protostorica del parco è stata ricostruita un'area di lavorazione all'aperto, dove è possibile osservare e studiare le varie tecniche di scheggiatura della selce e produzione dei primi strumenti litici. Particolare attenzione è dedicata allo studio della ceramica con la produzione di vasi "ad impasto" con la tecnica protostorica del "colombino".



